Viaggio in Grecia: Delfi e Meteore
Sulla via del ritorno, o dovremmo dire sulle acque del ritorno, dal nostro viaggio in camper in Grecia, vi raccontiamo le ultime due tappe effettuate prima di imbarcarci sul traghetto Igoumenitsa-Ancona.
Delfi
Ci eravamo lasciati a Capo Sounio, sotto il tempio di Poseidone, da dove siamo partiti per risalire l’Attica lungo le autostrade greche (dove possibile) e raggiungere un altro sito archeologico, noto ai più come l’oracolo di Delfi. La città di Delfi sorge sulle pendici del Monte Parnasso e la strada per arrivarci, da est, attraversa diverse località sciistiche, quindi è stato quello che nel ciclismo si definirebbe un tappone dolomitico.
Curiosamente l’immagine che tutti associamo all’oracolo di Delfi è la Tholos circolare eretta accanto ai templi di Atena, mentre la sede dell’oracolo era nel Santuario di Apollo, tempio dorico situato poco distante, tra le rovine di altri tempietti, resti di vari edifici, un teatro, e addirittura uno stadio!
Il sito, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, si sviluppa quasi in orizzontale a ridosso della montagna, quindi munitevi di scarpe comode e tempo a sufficienza. Per fortuna sulla strada, vicino all’ingresso/uscita, troverete la fonte Castalia con un’acqua freschissima (e molto più buona delle acque minerali greche!). Sarà stato il tramonto, le pareti di roccia così vicine, la vista mozzafiato sulla valle sottostante, o il silenzio assoluto (dato dai pochi visitatori), ma passeggiare tra le rovine di Delfi è stata davvero una delle esperienze più suggestive di tutto il viaggio.
Da qui, con una 40-ina di km raggiungiamo Galaxidi, città balneare del Golfo di Corinto, per una cenetta sul mare.
Le Meteore
Meteora è un luogo mistico, dove la natura mostra il suo lato più artistico e bizzarro, e l’uomo non ha potuto fare altro che adeguarsi. Un insieme di pinnacoli, chiamati appunto Meteore, sopra i quali sorgono 6 monasteri ancora attivi, sui 24 costruiti complessivamente, in tempi diversi. C’è una strada comoda che corre tra i monasteri, i pinnacoli e i punti panoramici per immergersi a 360 gradi in questa meraviglia, anch’essa patrimonio UNESCO. I monasteri sono visitabili a pagamento, occorre vestirsi in modo adeguato (niente canottiere, top, shorts…), non è possibile scattare fotografie all’interno delle chiese e dei musei. Come struttura sono tutti molto simili tra loro, salvo il diverso panorama che offrono, dato la diversa collocazione tra i pinnacoli. Grazie al vicino campeggio, abbiamo avuto la fortuna di vederli sia di giorno che con le ultime luci del tramonto.
Le Meteore sono state la chiusura in crescendo del nostro viaggio nella Grecia continentale. A seguire: il ritorno a Igoumenitsa, con tappa per un bagno nella spiaggia di Plataria, e poi il traghetto per l’Italia. A breve pubblicheremo le nostre impressioni generali sul viaggio, e magari anche qualche consiglio.
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