Grecia in camper
Dettagli del viaggio
Periodo: 8-30 agosto 2020
Durata: 3 settimane
Percorso: 3620 km
Dopo anni di intenzioni mai concretizzate, siamo finalmente riusciti a realizzare uno dei nostri desideri: un viaggio in camper nella parte continentale della Grecia.
Itinerario viaggio
Ivrea - Ancona - Igoumenitsa - Patrasso - Olimpia - Kalo Nero - Navarino - Capo Tenaro - Sparta - Mystras - Micene - Epidauro - Corinto - Atene - Capo Sounion - Meteora - Giannina - Igoumenitsa - Ancona - Ivrea
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Attenzione
Abbiamo indicato i nomi delle località in Italiano, in Inglese, oppure nella loro traslitterazione dal Greco, a seconda della fonte (guide, cartelli stradali, Google...) da cui li abbiamo appresi.
Tappe principali
Grecia Occidentale
Traghetto Ancona-Igoumenitsa
In questo 2020 così singolare abbiamo potuto effettuare le vacanze in Grecia prenotando il traghetto all'ultimo momento, a prezzi ragionevoli, ma accontentandoci di quello che abbiamo trovato. Un buon compromesso per raggiungere la Grecia arrivando dal nord Italia è quello di imbarcarsi al porto di Ancona; l'arrivo a Igoumenitsa ci dà la possibilità di visitare alcuni posti che arrivando a Patrasso sarebbero stati fuori mano.
La prima tappa in terra greca è a Parga, a pochi km da Igoumenitsa, per riprenderci dalla notte in traghetto. Scollinando il promontorio roccioso sul quale sorgono alcuni ristoranti si arriva al centro pedonale e al piccolo porto, incantevole al tramonto ma per i nostri standard un po' troppo affollato. È qui che, assaporando la nostra prima cena a base di insalata greca, gyros pita e souvlaki, apprendiamo la notizia che al ritorno in Italia ci aspetta il tampone obbligatorio.
Acheron Springs
Il giorno dopo ci spostiamo verso l'entroterra fino a Glyki, dove ci addentriamo a piedi lungo le fresche sorgenti e le gole del fiume Acheronte... scopriamo così che questo fiume mitologico è reale! Si può percorrere un tratto delle gole tra le impressionanti pareti di roccia camminando nell'acqua bassa (adatto ai bambini), mentre altri tratti sono più adatti a gommoni e canoe. Siamo rimasti sbalorditi nel vedere l'acqua, l'aria (e in taluni casi anche il suono), provenienti dalle viscere della terra, affiorare tra le pietre.
Tornando verso la costa ci fermiamo a Kanali, dove ci godiamo un tramonto spettacolare ed una cenetta in riva al mare. Da qui proseguiamo lungo l'autostrada (un po' cara per i camper) fino al ponte di Patrasso dove, con altri 20€ circa, entriamo nel Peloponneso. La strada scorre veloce (rispettando i limiti!) e quindi facciamo solo una breve sosta nella rinomata Killini, per bagno e pranzo.
Antica Olimpia
L'ultima tappa di questa prima parte del nostro viaggio in camper in Grecia la effettuiamo ad Olimpia, la città che diede origine ai celebri giochi. Qui visitiamo il suggestivo sito archeologico dell'antica Olympia, patrimonio dell'UNESCO, e l'annesso Museo Archeologico. Questo è il primo che visitiamo in Grecia e subito scopriamo che i cani non sono ammessi nei siti archeologici, nemmeno al guinzaglio (nonostante sia pieno di cani, apparentemente randagi). Per non lasciare la nostra Undi da sola in camper, da qui in poi faremo tutte le visite a turno, con conseguente raddoppio dei tempi.
La Messenia
Kalo Nero
Il nostro itinerario prosegue lungo la costa occidentale della Messenia alla volta di Kalo Nero. Una sera assistiamo all'entrata in mare delle tartarughine uscite dalle uova appena schiuse: un'emozione indescrivibile! Degli esserini così piccoli affrontano le loro prime ore di vita facendosi largo tra sabbia e sassi per gettarsi in quell'immenso mare nero. Il luogo è molto spartano, ma i nidi in spiaggia sono segnalati e ben curati.
Tempio di Apollo Epicurio a Basse
Da Kalo Nero ci addentriamo sulle montagne dell'Arkadia per visitare il tempio di Apollo Epicurio, altro patrimonio UNESCO, situato a Basse. Salite e discese mettono a dura prova motore e freni del camper, ma il tempio merita la visita: interamente protetto da un tendone ed in continuo restauro, è uno dei meglio conservati di tutta la Grecia.
La strada che scende verso Tholo è più agevole e quindi consigliamo di utilizzare quella.
Palazzo di Nestore
Raggiunta la costa proseguiamo fino al Palazzo di Nestore, altro sito archeologico molto interessante.
Pylos (Navarino) e Methoni
Nei pressi di Navarino e dell'omonima baia, visitiamo la suggestiva spiaggia Voidokilias che forma un cerchio quasi completo, salvo un apertura verso il mare. Alle spalle della spiaggia si trovano dune, lagune ed ampie distese di sabbia compatta dove alcuni camper si preparano per passarci la notte (nonostante dei cartelli di divieto in quanto area protetta). La strada per arrivarci è stretta e l'incrocio con altri veicoli, soprattutto nelle ore di maggiore afflusso/deflusso è difficoltoso. Così decidiamo di partire dopo il tramonto per raggiungere Pylos (Navarino), che non ci ha colpito particolarmente. Molto meglio la vicina Methoni (Modone), con una stretta ma lunga spiaggia coronata all'estremità da un castello ed una fortezza veneziana, di cui consigliamo la visita.
Antica Messene
Il nostro itinerario prosegue attraversando da ovest a est la penisola della Messenia per raggiungere così un'altra importante tappa del Peloponneso: la visita all'antica Messene. Il sito archeologico è davvero magnifico, non stiamo a dettagliarvi tutto quello che potete trovare in qualsiasi guida, ma il teatro e lo stadio vi colpiranno sicuramente. Saranno le particolari condizioni turistiche di quest'anno, ma troviamo, in questo come negli altri siti archeologici visitati, un gran senso di pace e tranquillità.
A seguire, oltrepassiamo la popolare Kalamata e ci dirigiamo verso la parte più meridionale del Peloponneso: la Laconia.
La Laconia
Il Mani e le case a torre
Il Mani è la penisola più occidentale della Laconia. Le sue tipiche case a torre, nate come rifugio durante le guerre tra clan, ora ospitano abitazioni private o resort. Talvolta ristrutturate, molte volte nuove, caratterizzano i brulli paesaggi di questa terra. Qui abbiamo effettuato diverse tappe in calette più o meno frequentate: la nota Kardamyli, la piccola Gerolimenas, l'impervio Capo Tenaro. Le strade sono abbastanza agevoli, ma ogni km di questa regione va guadagnato a suon di curve, scalate o freno motore. Alcuni tratti ci ricordano le strade della Corsica o delle isole in Croazia.
Toccato il punto più a sud della Grecia continentale (Capo Tenaro), risaliamo nuovamente ad Areopoli ed attraversiamo gli alti monti del Mani per raggiungere la sua costa est a Mavrovouni Beach, dove troviamo altri nidi di tartaruga. Il giorno dopo, oltrepassando il centro di Gythio, un classico paese di pescatori, abbiamo visitato la spiaggia Valtaki famosa per il relitto arrugginito della nave Dimitrios. Nuotargli attorno è davvero impressionante. Per evitare le folle a caccia di selfie consigliamo di spingersi lungo la bellissima spiaggia, oltre il relitto.
A malincuore saltiamo la seconda penisola della Laconia (quella orientale, dove si trova Monenvasia), per dirigerci a nord verso luoghi colmi di storia.
Sparta e Mystras
Della gloriosa Sparta, che abbiamo studiato nei libri di storia o rivisto nel film e i fumetti "300", non rimane che qualche traccia, così ci dirigiamo alla vicina Mystras. Il complesso archeologico, patrimonio UNESCO, è costituito per lo più da chiese bizantine e rovine ed è completamente arroccato su un monte, così la visita si rivela piuttosto lunga e impegantiva. Fortuna che il campeggio, tra Mystras e Sparta, ha una magnifica piscina dove rigenerarci.
L'Argolide
L'Argolide è la penisola più orientale del Peloponneso. Anche qui si trovano numerosi siti degni di nota e legati alla storia della Civiltà.
Antica Micene
L'emozione che abbiamo provato attraversando la Porta dei Leoni di Micene è indescrivibile. Un luogo legato sia alla storia che alla mitologia, lì, tangibile, reale. Le mura ciclopiche e la posizione sulla collina circondata dai monti ne aumentano il fascino.
Il Museo Archeologico è molto interessante, anche se molti dei ritrovamenti negli scavi dell'Antica Micene (come ad esempio la maschera d'oro di Agamennone) sono delle riproduzioni, mentre gli originali sono visibili al Museo Archeologico di Atene. L'intero sito, patrimonio UNESCO, è visitabile in un paio d'ore: la città è incredibilmente piccola rispetto all'importanza e al peso che ha avuto nella Storia.
Nafplio e Tolo
Dopo Micene, scendiamo verso il mare e raggiungiamo la città di Nafplio, molto turistica a giudicare dal numero di auto parcheggiate attorno al centro pedonale. Facciamo una passeggiata tra i negozietti dei vicoli ma non troviamo un luogo adatto per la sosta notturna, così proseguiamo fino a Tolo. Il paese si sviluppa lungo una strada che corre parallela alla spiaggia su cui si affacciano, senza soluzione di continuità, case, hotel, ristoranti e locali. La spiaggia di sabbia è adatta ai bambini, ma un po' troppo affollata per i nostri gusti, così, passata la notte, ripartiamo in direzione est verso la nostra prossima tappa.
Epidauro
Altra meta archeologica, altro sito dichiarato patrimonio dell'umanità UNESCO e altra tappa imperdibile: il Teatro Antico di Epidauro. Il panorama che si gode dagli spalti è eccezionale, così come l'acustica, infatti viene ancora oggi utilizzato per rappresentazioni e spettacoli. Il resto del sito archeologico, così come il museo, non ci entusiasma così tanto, soprattutto se paragonato alle meraviglie viste nel resto del viaggio.
Per dormire ci spostiamo verso la costa, nella spiaggia di Panagia, vicino a Palaia Epidavros. Poco più a nord, a pochi metri dalla spiaggia, è possibile nuotare sopra il porto sommerso dell’antica Epidauro.
Corinto
Lasciamo il Peloponneso, dopo aver attraversato il Canale di Corinto, alla volta di Atene. Purtroppo non abbiamo la classica foto del canale dall'alto in quanto per sbaglio ci siamo infilati in autostrada e non siamo riusciti a fermarci :(
L'Attica e Atene
Atene
Non potevamo venire in Grecia e non fermarci per visitare Atene! Come in altre grandi città Europee preferiamo lasciare il camper al campeggio cittadino (un po' caro...) e raggiungere il centro con i mezzi: bus + metro a poca distanza. Per noi l'unica soluzione è il taxi, visto che i cani non sono ammessi sui mezzi pubblici.
Nonostante le dimensioni galattiche della capitale, il nucleo antico è interamente visitabile a piedi. Certo non bastano un paio di giorni per vedere tutto, ma noi sfruttiamo il tempo a disposizione per alternare (come nostra abitudine) le visite "obbligate" a momenti di puro vagabondaggio. Uno per tutti: inerpicarsi per le vie meno battute del quartiere Plaka e scoprire Anafitioka, un quartiere incredibile, a ridosso dell'Acropoli.
Il giorno della partenza andiamo in centro in camper (per visitare il Museo Archeologico Nazionale di Atene) e ci muoviamo senza particolari problemi, complice la scarsa presenza di turisti.
Capo Sunio
Lasciamo Atene con una stretta al cuore, ma si sa... la strada chiama e ci sono tante cose ancora da scoprire. Così percorriamo tutta la costa occidentale dell'Attica fino a Capo Sunio, dove visitiamo il suggestivo tempio di Poseidone.
Rispetto al versante occidentale del capo (Costa di Apollo), la costa orientale che sale verso Lavrio è molto più urbanizzata e meno selvaggia. Così dormiamo nei pressi della spiaggia di Capo Sounio, con vista sul tempio, dal tramonto all'alba.
Da qui comincia il nostro viaggio di ritorno verso il porto di Igoumenitsa, lungo le autostrade greche (dove possibile), ma con 2 tappe fondamentali in programma.
Grecia Centrale
Delfi
Prima di terminare il nostro viaggio in camper in Grecia, raggiungiamo un altro sito archeologico meraviglioso, noto ai più come l'oracolo di Delfi. La città di Delfi sorge sulle pendici del Monte Parnasso e la strada per arrivarci, da est, attraversa diverse località sciistiche, quindi è quello che nel ciclismo si definirebbe un tappone dolomitico.
Curiosamente l'immagine che tutti associamo all'oracolo di Delfi è la Tholos circolare eretta accanto ai templi di Atena, mentre la vera sede dell'oracolo si trovava nel Santuario di Apollo, tempio dorico situato poco distante, tra le rovine di altri tempietti, resti di vari edifici, un teatro, e addirittura uno stadio!
Il sito, dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, si sviluppa quasi in orizzontale a ridosso della montagna, quindi munitevi di scarpe comode e tempo a sufficienza. Per fortuna sulla strada, vicino all'ingresso/uscita, troverete la fonte Castalia con un'acqua freschissima (e molto più buona delle acque minerali greche!). Sarà stato il tramonto, le pareti di roccia così vicine, la vista mozzafiato sulla valle sottostante, o il silenzio assoluto (dato dai pochi visitatori), ma passeggiare tra le rovine di Delfi è stata davvero una delle esperienze più suggestive di tutto il viaggio.
Galaxidi
Da qui, con una 40-ina di km raggiungiamo Galaxidi, città balneare del Golfo di Corinto, per una cenetta sul mare in una delle numerose taverne del porticciolo.
Il ritorno
Le Meteore
Per chiudere in bellezza il nostro viaggio nella Grecia continentale ci fermiamo a Meteora, presso Kalambaka, un luogo mistico, dove la natura mostra il suo lato più artistico e bizzarro, e l'uomo non ha potuto fare altro che adeguarsi. Un insieme di pinnacoli, chiamati appunto Meteore, sopra i quali sorgono 6 monasteri ancora attivi, di 24 costruiti complessivamente in tempi diversi. C'è una strada comoda che corre tra i monasteri, i pinnacoli e i punti panoramici per immergersi a 360 gradi in questa meraviglia, dichiarata patrimonio dell'UNESCO.
I monasteri sono visitabili a pagamento, vestendosi in modo adeguato (niente canottiere, top, shorts...), e non è possibile scattare fotografie all'interno delle chiese e dei musei. Come struttura sono tutti molto simili tra loro, salvo il diverso panorama che offrono, data la loro diversa collocazione tra i pinnacoli. Facendo sosta nel vicino campeggio (con piscina), abbiamo avuto la fortuna di vederli con le ultime luci del tramonto e con quelle del mattino seguente.
Epiro
Lungo la strada del ritorno, prima di imbarcarci sul traghetto Igoumenitsa-Ancona, ci fermiamo a Giannina, presso il suo lago non balneabile(!), e poi per un ultimo bagno nella spiaggia di Plataria.
Arrivati in Italia abbiamo visitato l'Eremo di Santa Maria Infra Saxa, nella Gola di Frasassi, che nel viaggio in Umbria di Capodanno avevamo trovato chiuso. Ma questa è un'altra storia...
Campeggi e aree di sosta camper
Vi segnaliamo i campeggi e aree attrezzate per sosta camper che abbiamo trovato nel nostro viaggio in Grecia.
Fotografie
Abbiamo estratto alcune foto dall'archivio, ma potete guardare tutte le fotografie del nostro viaggio in Grecia »