Sardegna nord ovest in camper
Dettagli del viaggio
Periodo: 10-26 agosto 2024
Durata: 2 settimane
Percorso: 1790 km
di cui in Sardegna: 1020 km
Dopo il nostro primo viaggio in camper in Sardegna abbiamo deciso di tornare sull'isola per visitare a fondo alcuni dei luoghi già visti e, soprattutto, per scoprirne di nuovi in camper nel nord ovest della Sardegna.
Itinerario viaggio
Ivrea - Livorno (traghetto) Olbia - Budoni - Orgosolo - Oristano - Torre dei Corsari - Oristano - Cabras - Sinis - Bosa - Porto Palmas- Stintino - Tempio Pausania - Arzachena - Olbia (traghetto) Livorno - Ivrea
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Tappe principali
Nuoro e l'est
Traghetto da Livorno
Quest'anno, per raggiungere la Sardegna, ci imbarchiamo dal porto di Livorno, non prima di aver gustato un'ottima cena a base di caciucco.
La prima tappa dopo essere sbarcati ad Olbia è alla spiaggia di Matta e Peru, comune di Budoni. Primo impatto con l'acqua cristallina e incredibilmente calda. Posto ideale per vedere l'alba e fare bagni di prima mattina.
Orgosolo
Dopo qualche giorno di relax imbocchiamo la SS131 DCN, che taglia la Sardegna in diagonale da nord-est a ovest, e raggiungiamo rapidamente Nuoro. Da qui ci spostiamo ad Orgosolo per ripetere un'esperienza che avevamo già fatto nel viaggio precedente: il tipico pranzo coi pastori.
Per non soffrire la lontananza dal mare il campeggio, fortunatamente, è dotato di piscina.
L'indomani ritorniamo a Nuoro per i rifornimenti e riprendiamo il nostro viaggio verso la costa ovest della Sardegna.
Oristano e la Penisola del Sinis
Fordongianus
Arrivati ad Abbasanta deviamo verso sud per visitare Fordongianus, località nota dall'antichità per la presenza di sorgenti di acqua termale. Presso l'area archeologica delle terme romane, lungo il fiume, c'è ampia possibilità di sosta e pure un baruccio molto bello sede di eventi culturali.
Vi consigliamo di effettuare la visita guidata all'area archeologica (è compresa nel biglietto di ingresso) perché le guide sono molto preparate.
Sebbene parte delle antiche terme fuoriescano dal perimetro dell'area archeologica, sconsigliamo di bagnarvi in queste vasche in quanto la temperatura supera i 50 gradi. Molto meglio immergersi nella zona dove l'acqua termale confluisce e si mescola con le fresche acque dell'adiacente fiume Tirso.
Prima di lasciare Fordongianus, passiamo in centro a visitare (compreso nel biglietto delle terme romane) la Casa Aragonese, una delle poche ancora in buono stato di conservazione.
Torre dei Corsari
Proseguendo verso sud, raggiungiamo Torre dei Corsari, frazione di Arbus, sulla Costa Verde sarda. Immancabile la scalata alle dune di sabbia prima di rigenerarci sulla lunga spiaggia, parzialmente attrezzata, ma in gran parte libera. Lasciamo il parcheggio il giorno di Ferragosto e facciamo una sosta per foto panoramiche, e lontani dalle folle, dalla torre di Flumentorgiu.
Da qui comincia il nostro percorso verso nord sulla costa ovest della Sardegna.
Cabras
Dopo un passaggio da Oristano, sostiamo a Cabras. Il suo Museo Civico è l'unico posto (oltre a Cagliari) dove ammirare da vicino le misteriose statue dei Giganti di Mont'e Prama, imponenti statue ritrovate a pochi km dal luogo di esposizione, di cui non si conoscono a fondo significato e origini.
Tharros
A San Giovanni in Sinis ci prendiamo la rivincita sulla pandemia (vedi viaggio precedente) e visitiamo l'area archeologica di Tharros. Consigliamo di prenotare con anticipo la visita, soprattutto nelle ore meno calde, che sono quelle più gettonate. Se riuscite, prendetevi il tempo per girare a piedi l'estremo sud della Penisola del Sinis.
S'Archeddu 'e Sa Canna
Tra le spiagge di Is Arutas e di Maimoni troviamo uno spot ideale per fare qualche giorno di libera in riva al mare, davanti alla spiaggia di quarzo bianco di S'Archeddu 'e Sa Canna. La strada che unisce le 2 note località è tutta sterrata, ma con la giusta cautela si percorre senza alcun problema.
Attenzione: qui non è possibile fare campeggio, ma solo sostare in libertà; le guardie passano spesso a controllare la sosta fuori dagli spazi consentiti, tavolini e tendalini... lungo tutto il litorale!
Un imprevisto meccanico ci costringe a ritornare ad Oristano, quindi, in attesa del ricambio, cerchiamo dei punti di interesse nei dintorni.
Pozzo Santa Cristina
Nell'entroterrra di Oristano, a pochi km dal mare, visitiamo un luogo magico: il Santuario nuragico di Santa Cristina. Si tratta di un complesso con resti di un antico villaggio nuragico, un nuraghe a torre ed un tempio a pozzo, o Pozzo Sacro, il più rappresentativo di tutta la Sardegna. L'area si trova in corrispondenza di un'uscita della superstrada SS131 e, escludendo il parcheggio (poco adatto alla sosta notturna), non vi è molto nei paraggi.
Nota sull'itinerario
Se vi trovaste a seguire questo nostro itinerario vi consigliamo di inserire questa tappa a ridosso della visita a Fordongianus, visto che si trovano entrambe vicino ad Abbasanta.
Sempre in attesa dei ricambi, torniamo al mare e sostiamo sulla spiaggia di Abarossa, al centro del Golfo di Oristano.
Mari Ermi
Risolto in modo definitivo il guasto, ripartiamo nuovamente verso la Penisola del Sinis per rilassarci su un'altra delle famose spiagge di quarzo bianco: Mari Ermi. Questa volta preferiamo le comodità di un'aera sosta. Se seguite i nostri viaggi, saprete che alterniamo spesso la sosta libera e selvatica (lo preferiamo rispetto al termine selvaggia che evoca trasgressioni alle norme civili di comportamento) a quella dove usufruire, anche a pagamento, di qualche servizio e comodità come doccia, bagno, corrente elettrica, camper service, etc.
Mont'e Prama
Ultima tappa nel Sinis la facciamo nell'Area archeologica di Mont'e Prama, la necropoli dove sono stati trovati gli omonimi giganti in pietra. L'area è visitabile solo tramite visita guidata (archeologi molto preparati!).
Bosa
Il nostro itinerario prosegue verso il nord della Sardegna toccando il mare a S'Archittu, salendo a Cuglieri e Tresnuraghes e infine scendendo a Bosa. Qui, oltre ad un giro tra i sui vicoli dalle case colorate, facciamo incetta di Malvasia di Bosa.
Alghero e il nord-ovest
Lungo la strada notiamo che l'intera area di Torre Argentina è chiusa e non più accessibile ai mezzi (probabilmente non ai pedoni), così proseguiamo il nostro viaggio lungo la costa ovest della Sardegna.
Porto Palmas
Dopo aver percorso strade panoramiche dai paesaggi mozzafiato, giungiamo a Porto Palmas dove ci attende un'altra brutta sorpresa: la zona di sosta libera del Sentiero Costiero Nurra è ora ad accesso regolamentato con tariffa oraria piuttosto salata (2€/h, notte compresa) e divieto di campeggio. Dormiamo quindi presso la spiaggia di Porto Palmas, non brutta ma piuttosto anonima rispetto alle suggestive emozioni trasmesse dallo scorso soggiorno.
Stintino
L'indomani partiamo in fretta verso Stintino e la spiaggia delle Saline, dove fortunatamente è ancora possibile sostare tranquillamente a pochi passi dal mare. La spiaggia di quarzo bianco (dai chicchi leggermente più grandi di quelli del Sinis) non è molto ampia e ad agosto si rienpe in fretta, fortunatamente è abbastanza lunga, così che camminando prima o poi un posticino lo si trova sempre.
Porto Torres
Lasciando Stintino ci dirigiamo ad est, raggiungiamo Porto Torres e, dopo pochi minuti, ci fermiamo per visitare un meraviglioso sito archeologico: l'Altare prenuragico di Monte d'Accoddi. Si tratta di una piramide tronca in pietra risalente a circa 4000 anni fa, costruita su un tempio preesistente di circa 6000 anni fa.
Codrongianos
Superata la città di Sassari ci dirigiamo verso Codrongianos per visitare la basilica della SS Trinità di Saccargia, caratteristica chiesa romanica pisana con bellissimi affreschi (la scorsa volta l'avevamo vista solo dall'esterno).
I siti nuragici della Gallura
Il nostro viaggio alla scoperta del nord ovest della Sardegna prevede di abbandonare la costa ma le tappe seguenti nell'entroterra sono davvero imperdibili.
Tempio Pausania
Nei pressi di Tempio Pausania visitiamo il Nuraghe Majori. Oltre al complesso nuragico, il sito è interessante per la presenza di una colonia di pipistrelli insediata all'interno di una delle camere del nuraghe. I custodi (archeologi preparatissimi) vi forniranno di una torcia per poterli avvistare, senza disturbarli troppo!
Tornati a Tempio, carichiamo l'acqua dalle proprietà diuretiche della sorgente Rinaggiu e ci spostiamo a Calangianus per visitare la Tomba dei Giganti di Pascaredda, gratuita e con un parcheggio tranquillo, ideale per la notte.
Arzachena
Ultima tappa del nostro viaggio in camper in Sardegna è ad Arzachena, visitata anche in passato. La campagna circostante è disseminata di siti nuragici uno più bello dell'altro. Col tempo agli sgoccioli ma poterli visitare senza fretta, ci facciamo consigliare e ne scegliamo due: il complesso nuragico La Prisgiona e la tomba dei giganti Coddu 'Ecchju. Il biglietto d'ingresso è comune a tutti i siti archeologici di Arzachena e varia in base al numero di luoghi che volete visitare.
Rientro
Olbia
Arriviamo infine ad Olbia, dove inganniamo il tempo di attesa per il traghetto visitando la basilica romanica di San Simplicio, vicino alla stazione ferroviaria.
Livorno-Genova
Dopo la notte in traghetto, il viaggio riprende da Livorno e procede con una sosta a Genova, dove facciamo un ultimo bagno e pranzo di pesce nel quartiere di Boccadasse. Non c'entra con la Sardegna, ma se siete di strada... ci sentiamo di consigliarvela!
Campeggi e aree di sosta camper
Vi segnaliamo i campeggi e aree attrezzate per sosta camper che abbiamo trovato nel nostro viaggio nella Sardegna nord occidentale.
Aree sostaFotografie
Qui trovate alcune foto pescate a caso dall'archivio. Guardate tutte le fotografie del viaggio nel nord ovest della Sardegna »